Scritto da Roberto Perin

La corazzata Imoco chiude il proprio ciclo senza la tanto agognata Champions League. La “coppa” che tutti vogliono ma che quest’anno aveva un sapore particolare: chiudere un ciclo incredibile dove Santarelli aveva condotto a vincere tutto, regalare il record mondiale di vittorie consecutive e consegnare alla storia una squadra pressoché invincibile. Ecco quasi invincibile perché è vero che lo scorso anno la Superfinals di Verona ha arriso alle Pantere, ma pur sempre in una bolla con pochissimi spettatori autorizzati. Quest’anno di fronte ad oltre 10000 persone (di cui almeno 1500 da Conegliano e dintorni, ndr) il sapore sarebbe stato diverso, terribilmente diverso. E ancora una volta quel volpone di Guidetti ha messo in gabbia Conegliano. Terza vittoria in quattro confronti diretti di cui tre in finale, contando solo la Champions. La bestia nera si manifesta ancora una volta al cospetto di Egonu e compagne con già la valigia verso proprio quella Istanbul che per una sera diventa amara e difficile da digerire.
Niente da fare per Conegliano negli incontri secchi. Come a dicembre per il mondiale, anche a Lubiana (SLO) vince il Vakifbank, mette in bacheca la coppa e saluta Haak, destinazione proprio Conegliano. Percorso inverso per Egonu che non riesce a fare quello che con Novara le era riuscito tre anni prima ossia vincere il trofeo e poi trasferirsi in casa del “nemico” la stagione successiva. Dieci giorni fa la gioia per il quinto scudetto a Monza, stanotte le lacrime per non aver chiuso in bellezza.
La partita comincia anche bene per le gialloblu che sospinte anche dal folto pubblico giunto dal Veneto sembra non avere difficoltà a produrre un gioco efficace. Ma il Vakifbank comincia piano piano a risalire la china e verso il fine set proprio Egonu va fuori giri e complice un paio di errori prima di Plummer e della stessa Egonu consegna il primo set alle turche che può contare di ben 10 errori punto delle trevigiane.
Il secondo set prende già una brutta piega per l’Imoco complici (ancora) i troppi errori soprattutto al servizio. Haak entra di prepotenza nella partita e dove non chiude Gabi (MVP a fine gara, ndr) ci pensa l’opposto svedese. Conegliano tiene e recupera grazie ai primi tempi di Folie che a tratti risulta immarcabile. L’equilibrio lo spezza Haak nel finale di set con tre punti che dal 17 pari porta il Vakif al 17-20. Lo strappo non è strepitoso ma sufficiente a portare le turche sul 2-0. Ora Conegliano è spalle al muro: dopo aver inizialmente contenuto le avversarie, la partita si è completamente capovolta, anche per i troppi errori un pò in tutti i reparti. Ed ora non ci sono appelli. Il terzo set inizia punto a punto con le due formazioni a darsele di santa ragione. Minibreak di uno-due punti che tengono tutti col fiato sospeso. Sul 21 pari Sylla inverte la tendenza e Egonu conferma. Ogbogu (ex Imoco, ndr) accorcia nuovamente le distanze prima che Folie ottenga due set point per riaprire la gara. Egonu al secondo tentativo e riapre la sfida: 1-2! Conegliano parte forte anche nel quarto set rinvigorita dal precedente set vinto e vedendo che il Vakif non è perfetto come nei primi due set. In un amen Conegliano si porta sul 8-3 e non vedono troppe resistenze dall’altra parte della rete. Ma è una sensazione passeggera: Gabi e compagne non mollano un centimetro e con un parziale di 5-a si riportano sotto a Conegliano che ora sente il fiato sul collo. Egonu tiene avanti le gialloblù per alcuni scambi ma la squadra di Guidetti col muro stoppa le velleità di Conegliano. Gabi sale in cattedra e da top scorer porta le sue alla conquista della Champions e titolo MVP.
Per Conegliano finisce in ciclo, un’epopea farcita di 16 trofei in soli 10 anni di storia. E adesso, dopo la passerella (amara) che ci sarà in Piazza Cima lunedì 23, il “sciogliete le righe” quello vero: rimarranno solo pochi elementi (Wolosz, De Gennaro e De Kruijf, ndr), con il resto del roster tutto da scrivere. Immutati però sono gli obiettivi come ha dimostrato la Società nel corso degli anni a cui va un plauso per lo sforzo profuso a tutti i livelli. (foto: www.imocovolley.it)