Scritto da Roberto Perin.

L’ultimo weekend di Marzo propone un programma ridotto all’osso per il volley nazionale. In attesa dei playoff 5° posto di Superlega per Verona e Padova e la ripresa dei playoff promozione di Serie A3 per Belluno, che inizieranno per tutti da domenica 06 aprile sono solamente tre gli incontri che vedono formazioni venete in campo.

La Personal Time San Donà, dopo la prematura uscita di scena al primo turno, aveva la possibilità di salvare la stagione mettendo in bacheca almeno un trofeo. Al Palavesuvio di Napoli andava in scena la rivincita di Coppa Italia contro la Romeo Sorrento, per la disputa della Supercoppa di categoria. Ma anche stavolta niente da fare per i veneziani. I campani si impongono nuovamente per 3-0, come un mese fa a Longarone e mettono a segno una storica doppietta. In più i campani rimangono in piena corsa per la serie A2 che se raggiunta consentirebbe alla squadra di Esposito di timbrare un’eccezionale “triplete”. Per San Donà stagione amara, dopo aver dominato il proprio girone, getta alle ortiche una stagione in quattro gara, tutte decisive. La Supercoppa vede la squadra di Moretti più pimpante rispetto alla finale di Coppa Italia ma non basta. Sorrento controlla la gara nel primo set e la vittoria ai vantaggi del secondo fa crollare il muro veneto che, dopo un iniziale equilibrio non riesce più ad arginare il gioco avversario lasciando spazio alla seconda affermazione stagionale per i biancoverdi. Peccato, la Personal Time cede nei momenti decisivi e lo fa nelle gare dove era fondamentale sbagliare poco o nulla. Ed invece prima Cagliari e poi Sorrento, che bissa il precedente, rendono amara una stagione che fino alla regular season aveva fatto fare sogni di gloria.

In Serie A2 termina anche la seconda esperienza per la Nuvolì Altafratte che nell’ultimo ballo si regala un’altra serata di festa e batte a domicilio la Millenium Brescia che ancora poteva sperare nel quinto posto, ultimo utile per proseguire la corsa alla A1. Ed invece Maggipinto e compagne giocano con serenità, come nelle ultime gare dopo aver conquistato la salvezza con ampio anticipo sulla tabella di marcia. Entrambi i tecnici optano per un massiccio turnover, normale per Padova meno scontato per Brescia che si gioca punti pesanti. Gara in sostanziale equilibrio: avanti la Nuvolì, Brescia che insegue. Un set a testa e si arriva al quinto set. Anche questo in equilibrio fino al cambio di campo dove un break di due punti di Erika Esposito indirizza la gara. Siftar non ci sta ed impatta ma è solo un momento: Berger e Tonello sbagliano e regalano il vantaggio decisivo alla Nuvolì che chiude la gara con un muro dell’ultima arrivata Hart. Una gara divertente ed al cardiopalma, con una degna conclusione di un campionato lungo e impegnativo che ha regalato emozioni e successi guardando al futuro con ottimismo

Le “brutte notizie” arrivano da Novara, sponda Igor. Nell’anticipo di gara2 di semifinale scudetto la Prosecco DOC Imoco Volley dopo 50 gare imbattuta cede di schianto e interrompe un’altra serie straordinaria. Match fotocopia di sette giorni fa al Palaverde ma al contrario, con un PalaIgor sold out e igorine decise ad impattare la serie. L’inizio sembra arridere ancora alla squadra di Santarelli, ma punto dopo punto le Pantere si spengono e non riescono a graffiare come di consueto lasciando spazio a Tolok e compagne. La russa sugli scudi con 26 punti complessivi è la vera trascinatrice. Haak la migliore, come spesso accade, per Conegliano ma stavolta i sui 20 punti non bastano. Troppa brutta l’Imoco per essere vera: nel complesso non ha funzionato praticamente nulla e la sconfitta non poteva che essere la logica conseguenza. Serie in parità e domenica prossima si torna al Palaverde che immaginiamo sarà infuocato come non mai. Per Novara oltre la soddisfazione di essere la prima a fermare Wolosz e compagnia, la vittoria è un’iniezione di fiducia per il ritorno di Coppa CEV in terra rumena contro l’Alba Blaj. Alle ragazze di Bernardi basteranno due set per essere sicure di alzare la coppa dopo il 3-1 della gara d’andata.