Scritto da Roberto Perin.
Pattuglia veneta di volley che continua ad assottigliarsi. Nell’ultimo weekend infatti un’altra formazione, a sorpresa, ferma la propria corsa nei playoff.
Parliamo della Personal Time San Donà, che in Sardegna non riesce a riaprire la serie e deve dire addio alla corsa alla Serie A2 dopo aver praticamente comandato il Girone Bianco dall’inizio ed essere arrivata in Finale di Coppa Italia di categoria. La squadra di Moretti era all’ultima chiamata e la voglia di rivalsa rispetto alla gara di sette giorni fa era più che auspicabile. Per Cagliari l’occasione della vita, dopo aver invertito l’inerzia della serie, di estromettere una candidata alla promozione. San Donà parte male, o meglio sono i sardi ad approcciare meglio gara2 e portarsi subito avanti. San Donà non ci sta e nel secondo parziale non lascia spazio agli avversari e chiude con un gran margine. Il terzo set si rivela, come spesso nella pallavolo, lo spartiacque che indirizza la gara: lo vince Cagliari al fotofinish dopo un set altalenante e palpitante che praticamente taglia le gambe alla formazione veneta. La partita (e la serie) termina qui: San Donà ci prova ma Cagliari oramai gioca sull’onda dell’entusiasmo sorretta dal numero pubblico ed intenzionata a chiudere rapidamente il match. Il 25-18 finale da il via alla festa in campo e sugli spalti e lascia Giannotti e compagni con l’amaro in bocca dopo solo due gare di playoff.
Le buone notizie arrivano, sempre per la Serie A3M, dal Piemonte. A Savigliano, Belluno bissa il successo della prima sfida e vola in semifinale. Per la squadra di Marzola inizio in salita ma preventivato. La voglia di Savigliano di tener viva la serie era da mettere in preventivo ed infatti il primo set e tutto appannaggio della squadra locale. Smaltita la “sfuriata” piemontese, Belluno torna a giocare come, soprattutto a muro, vero ostacolo agli attacchi di Sacripanti e compagni. Belluno incamera agevolmente il secondo set ma soprattutto torna a comandare in tutti i fondamentali. Nel terzo set prende forma il “muro” dolomitico che scava il solco che Savigliano non colmerà più: ben sei punti arriveranno da questo fondamentale, minando l’attacco avversario e facendo perdere molte certezze. Per Belluno diventa poi una formalità incamerare anche il quarto set e chiudere in sole due gare e proiettarsi al prossimo turno.
In Superlega la Rana Verona ci prova, in un palazzetto da pelle d’oca, ma Piacenza è più forte. La squadra di Simoni ci prova, ben consapevole di essere all’ultima occasione. Ma dopo un primo set generoso e giocato al limite della perfezione, cede lentamente il passo alla squadra di Travica che prima pareggia i conti aggiudicandosi il secondo set e poi mette le mani sulla gara che significa semifinale. Non basta un Keita in doppia cifra a scardinare la difesa bianco rossa che a parte la falsa partenza mette in campo una concretezza mai vista in stagione. Per Verona un’occasione sprecata certo ma la stagione non finisce qui: l’estromissione dalla corsa scudetto fa rientrare gli scaligeri in corsa per i playoff quinto posto che da diritto a partecipare alla prossima Challenge Cup, dove peraltro torna in corsa anche la Pallavolo Padova. Si inizia il 6 aprile, dopo che saranno definite le gare di semifinale e le eliminate torneranno in corsa come nel caso di Verona.
Gara pimpante a Trebaseleghe dove la Nuvolì va vicina all’ennesima impresa, impegnando per quattro intensi set la CBF Balducci Macerata. Dopo un primo set da urlo, la squadra di Sinibaldi lascia lentamente spazio alle più esperte avversarie, serie candidate ad un posto in Serie A1. Primo set sugli scudi per le padovane ma poi devono subire la reazione veemente della vice-capolista che non può lasciare punti per strada in vista della fase finale che la vedrà sicura protagonista. La squadra di Lionetti incassa il colpo e torna in campo con la cattiveria necessaria per avere la meglio di una squadra che comunque gioca serena senza l’assillo del risultato a tutti i costi. In questo mix ne esce una partita piacevole ed intensa, con alti e bassi da ambo le parti che Macerata alla fine porta a casa e si mantiene in piena corsa alla serie maggiore. Per le nuvoline ancora una prestazione convincente e concreta nonostante Sinibaldi continui a mischiare le carte con la formazione, ma che le ragazze dimostrano di interpretare nel migliore dei modi crescendo di partita in partita nel gioco e nell’intesa di squadra.
Infine tutto facile, sin troppo, per la Prosecco DOC Imoco Volley che in gara1 di semifinale impiega poco più di un’ora di gioco per vincere contro Novara, in uno dei classici per la pallavolo nazionale negli ultimi anni. Novara comunque non pervenuta, che approccia malissimo la gara: pronti-via è già sotto 8-0 con Bernardi costretto a giocarsi in cinque minuti entrambi i time-out a disposizione ma che non sortiscono nessuna reazione. Le igorine subiscono, pesantemente, un’Imoco Volley cinica e spietata che comunque gioca una gara onesta senza troppi squilli. Forse la gara infrasettimanale delle piemontesi ha inciso, ma una prestazione così blanda non era ipotizzabile nonostante l’avversario fosse di un altro livello. Poco male, Conegliano gioca sul velluto, in un Palaverde quasi al completo, che prima della gara può applaudire alla propria beniamina Monica De Gennaro per il premio al record di presenze nel campionato e che alla fine viene omaggiata da tutta la tifoseria riunita sugli spalti in un ideale abbraccio del tifo gialloblu. Ritorno tra una settimana in terra piemontese, con Novara che dovrà fare ben più della comparsata vista sul campo trevigiano, se vorrà mettere in discussione una serie che appare già indirizzata. Di contro la squadra di Santarelli vorrà mantenere alta la concentrazione e chiudere il più velocemente possibile e pensare agli ultimi due obiettivi rimasti ossia lo scudetto e la Champions League in palio ad inizio maggio.