Scritto da Roberto Perin.

SuperLega dai due volti per le squadre venete impegnate nell’ultimo turno disputato. Spicca il rotondo 3-0 che Verona infligge a Piacenza nel big match di giornata, che ridà morale e sicurezza ad una squadra apparsa appannata nell’ultimo periodo. Gara praticamente perfetta per gli uomini di Stoytchev che non hanno sbagliato nulla ingabbiando il gioco degli ospiti senza possibilità di entrare mai in partita. Terza sconfitta in fila per Padova, che a Modena subisce per larghi tratti il gioco dei canarini ma che prova ad allungare la gara al quinto set senza riuscirci. Modena in casa è micidiale e soprattutto nel servizio ha trovato la soluzione per volgere l’incontro in proprio favore. In classifica Perugia e Trento fanno corsa a parte mentre dietro si assiste ad un ricompattamento verso il terzo posto dove Piacenza e Macerata sono appaiate a quota 17 mentre Verona, con la vittoria odierna sale a 15 punti. Più dietro Padova che con tre stop consecutivi continua la discesa e si trova appena tre punti sopra alla zona retrocessione. E domenica alla Kioene Arena arrivano proprio gli scaligeri per un derby che si preannuncia già infuocato e che può valere molto per entrambe le formazioni.

Porto Viro piazza il secondo successo consecutivo tra le mura amiche e dopo Fano batte anche Macerata per 3-1. Gara non semplice che i ragazzi di Morato hanno saputo conquistare sudando oltre il dovuto ma che porta la squadra nerofucsia al terzo posto in classifica in coabitazione con altre quattro formazioni, segnale dell’estremo equilibrio che regna in Serie A2. In testa Prata che batte batte Cuneo in trasferta, ed approfitta del passo falso di Brescia in casa con Aversa per una classifica cortissima dove in tre punti si sono ammassate ben sette formazioni! Insomma un campionato apertissimo per nulla scontato ed imprevedibile per esser solamente alla nona di campionato.

In Serie A3M prima sconfitta per San Donà che interrompe ad Acqui Terme la propria striscia vincente. Partita intensa e complicata contro un avversario ostico che si è dimostrato ancora una volta un osso duro da battere. San Donà fatica sempre, ingabbiata dal gioco corale dei piemontesi. La squadra di Moretti ci prova ma i locali fanno meglio tutto: solo il terzo set si risolve in favore dei veneti ma non sufficiente a minare la voglia e determinazione di Acqui Terme di conquistare la posta piena per accorciare in classifica proprio su San Donà. che rimane comunque in testa appaiata a Mantova, ma con Acqui Terme a ridosso della coppia capolista appena due punti sotto. Il cambio di panchina fa bene a Belluno, che in settimana aveva salutato De Cecco per Marzola, che coglie la seconda vittoria piena in meno di un mese in terra sarda. Stavolta è Sarroch che sbatte letteralmente contro il muro dolomitico, a fronte dei ben 22 punti venuti da questo fondamentale. Belluno si ricompatta e coglie la terza vittoria da inizio stagione e guarda al futuro con ottimismo: la sconfitta di San Donà accorcia la classifica e avvicina i rinoceronti alla vette lontana al momento solo quattro punti. Non molti ma tanti se si considera che il girone è di sole dieci formazioni che ogni passo falso può davvero costare una stagione.

Le vittorie della Prosecco DOC Imoco Volley non fanno più notizia è vero, ma quando capita che la vittoria arrivi davanti ad oltre 12000 (record di presenze per una gara femminile), la vittima è (sempre) Milano e finisce 0-3 per la squadra di Santarelli, beh allora che questa si è una notizia! Troppa Imoco per la Numia Vero Volley mai veramente in partita e troppo molle in tutti i reparti. Di contro Conegliano non sbaglia praticamente nulla e in 75′ di gioco liquida la pratica Milano con parziali netti e la proietta sempre più solitaria in vetta, a punteggio pieno e senza sconfitte, con un +8 proprio dalle lombarde che ora si devono guardare sia da Scandicci che Novara, distanti rispettivamente uno e due punti da Egonu e compagne ma con una gara in meno.

Il fortino della Nuvolì Alta Fratte cade per la prima volta in stagione per mano di Offanengo, che sotto di due set ribalta la gara ed espugna il parquet padovano. Gara molto nervosa con le ospiti avanti per tutta la prima frazione che si risolve con un colpo di reni delle gialloblu di Sinibaldi, capaci di ribaltare il punteggio ed aggiudicarsi il set. Sull’onda dell’entusiasmo la Nuvolì continua a fare il proprio gioco e per la squadra ospite è notte fonda. Terzo set in sostanziale equilibrio fino alla fine: l’Altafratte spreca due palle match per chiudere anzitempo la contesa ed il set vinto dalle ospiti dà morale alle stesse mentre affossa il gioco locale. Padova prova subito a scappare nel quarto set ma ancora una volta Offanengo ricuce tutti gli strappi e nel finale con la Nuvolì in vantaggio di tre lunghezze, opera il break decisivo per mandare tutti al quinto set. Il tie-break come si sa poi è una lotteria e Offanengo è brava a girare al cambio di campo in vantaggio di tre punti, vantaggio che salirà a cinque per il 10-15 finale. Insomma per vedere il bicchiere mezzo pieno un punto conquistato contro una formazione di un certo ma che lascia l’amaro in bocca per l’epilogo del terzo set che avrebbe cambiato, e di molto la faccia della classifica che vede ora l’Altafratte “scivolare” dal terzo al quinto posto in coabitazione con Melendugno e Cremona con Offanengo appena dietro di una lunghezza ma con una gara in meno. Quattro squadre, forse cinque se Olbia vincesse la sfida con Offanengo, in soli 2 punti con due posti per la Coppa Italia e tre per la fase promozione che equivale alla salvezza anticipata.