Scritto da Roberto Perin.

Taranto corsara alla Kioene Arena nella terza giornata di ritorno di SuperLega. I bianconeri di Cuttini escono sconfitti dopo un match sofferto dall’inizio alla fine che ha premiato gli ospiti, lasciando comunque un punticino alla squadra veneta. Il tecnico patavino trova nell’attacco e servizio avversario i due fondamentali in cui Padova ha sofferto maggiormente e che hanno consentito a Taranto di far propria la gara. Un punto che fa comunque classifica e appaia proprio Padova e Taranto al terzultimo posto a quota 11, con ben 7 lunghezze dalla zona retrocessione.
Disco rosso anche per la Rana Verona, che nonostante una partenza sprint non passa sul campo della capolista Itas Trentino. Michieletto e compagni si aggiudicano in rimonta il terzo derby dell’Adige stagionale, dopo esser stati beffati nel primo parziale dagli scaligeri ma solamente ai vantaggi e dopo una rimonta gialloblu che ha dell’incredibile. Le qualità tecnico-tattiche di Trento emergono pian piano durante il resto della gara e il positivissimo approccio iniziale della squadra di Stoytchev non serve ad arginare i locali. La nota positiva è la prima gara da titolare di Keita, top scorer di Verona coi suoi 19 punti. La sconfitta non muove la classifica che vede Verona sempre al settimo posto, incalzata da Modena che spreca l’occasione di agganciare gli stessi scaligeri, ottenendo solo due punti dalla trasferta di Monza dopo esser stata avanti per due set.
Una non brillante Porto Viro torna da Brescia a mani vuote, dove i nerofucsia partono col piede sbagliato per poi riuscire a invertire le sorti della gara nel secondo parziale. Ma è un fuoco di paglia: la Consoli slancio ed estro offensivo dal terzo set in avanti e per i polesani la gara termina qui. Per le due formazioni, la gara era fondamentale nella lotta per un posto nei playoff e alla fine la concretezza e maggior efficacacia nei fondamentali ha premiato i tucani.
In classifica Porto Viro rimane al settimo posto con quattro punti di vantaggio su Santa Croce, Reggio Emilia e Cantù e con le quali dovrà vedersela per un posto nei prossimi playoff.
Turno posticipato per il Volley Team San Donà che in settimana era impegnata nel turno unico di Coppa Italia e che vede infrangersi il sogno della Final Four. Nel lungo e tirato match contro Savigliano terminato al tie-break, il pass per le finali lo strappano i piemontesi che bissano il successo ottenuto, sempre al Barbazza, solo un mese fa nel match di campionato. Rimane una stagione sino a questo momento positiva per i veneziani, attualmente secondi nel proprio girone, con ancora intatte tutte le possibilità di playoff e forse anche qualche cosa in più.
Emilia Romagna è ancora indigesta per non dire vietata per il Belluno Volley. Sei trasferte, da quando i rinoceronti calcano i parquet di Serie A3, e nessuna vittoria. E la storia non cambia nemmeno a Mirandola, dove i rinoceronti erano scivolati la stagione scorsa, perdendo la loro imbattibilità. E dove, purtroppo, cadono pure in questa di occasione: ed è il sesto stop di un campionato in cui i biancoblu non riescono a fare quel salto di qualità necessario per rimanere attaccati al vertice della classifica, e rimangono relegati in sesta posizione.
Seconda vittoria consecutiva per Motta che sembra aver imboccato la strada giusta, dopo il cambio di panchina. Partenza col freno a mano tirato per la squadra biancoverde che a Pavia regala il primo set a Garlasco ma poi ritrova idee e soprattutto gioco, con Mian e Mazzotti sugli scudi per recuperare un parziale che sembrava perso. Da quel momento Motta gioca più tranquilla e serena e per i locali è notte fonda. Il terzo set è un dominio mottense mentre nel quarto Garlasco ci prova a riaprire la gara ma Motta è troppo forte e si porta a casa il bottino pieno. Prossimo turno casalingo impegnativo: al Palagrassato arriva Mirandola, fresca di vittoria contro il Belluno Volley e intenzionata a proseguire con i successi contro le squadre venete.
Per la Serie A1 femminile, ancora un bagno di folla al Palaverde con quasi 5000 presenze. Le stesse 5000 persone che contro Chieri hanno potuto godere di una gara da oltre due ore di autentica battaglia. Si perché Chieri quasi sgambetta le campionesse d’Italia, brave nel quarto set ad annullare una palla match e rimettere tutto in discussione al quinto. Parziale poi vinto con autorità dalla squadra di Santarelli, ma che fatica! Vittoria e imbattibilità stagionale (su tutti i fronti, ndr) mantenuta ma un punticino concesso a Milano diretta inseguitrice ora distante solamente tre lunghezze. Punto perso dunque, che fa crescere l’attesa del big match del prossimo 4 febbraio proprio contro la squadra di Marco Gasperi, e che ai botteghini fa già il sold-out! E non c’è nemmeno tempo per pensare troppo alla gara appena conclusa: martedì è già match di Champions League. Ultimo turno con il Resovia, già con la qualificazione in tasca, ma con la volontà di chiudere in bellezza il girone a punteggio pieno e aspettare gli accoppiamenti dei quarti di finale.
Niente da fare la Nuvolì Altafratte che ospitava la più quotata avversaria della Tecnoteam Albese, a caccia di punti pesanti per la Pool promozione. Ultima gara casalinga della prima fase per le ragazze di coach Rondinelli, che davanti al pubblico amico non ha sfigurato nonostante il risultato avverso. Anzi le padovane partono a spron battuto nelle fasi iniziali, venendo poi meno al servizio con troppi errori che ha consentito alle comasche di recupera il parziale. Il canovaccio non cambia nei set successivi, con Albese che fa “sfogare” la Nuvolì per poi approfittare dei tanti (troppi) errori che le locali concedono e chiudere anche i restanti due parziali e incamerare tre punti fondamentali alla corsa promozione.
Per Masiero e compagne ancora una gara senza punti ma un gioco finalmente più lineare ed adeguato alla categoria, che fa ben sperare per l’avvio della seconda fase oramai alle porte.
Per chiudere nel girone B di Serie A2 si ferma a sei la striscia di vittorie dell’Ipag Sorelle Ramonda. Olbia si conferma avversario bestia nera per le beriche e con un rotondo 3-0 espugna il Palaferroli con una prestazione da incorniciare. Nonostante la classifica notevolmente sfavorevole, le isolane disputano una gara accorda e sopra le righe, imbrigliando le trame della squadra locale, nonostante un avvio che faceva presagire tutt’altro finale. Il set perso sul filo di lana ha forse scardinato i deboli equilibri di una squadra comunque ancora terza in classifica ma incapace, per questa gara, di reagire ad un avversario più motivato ed attento in tutti i reparti.
La sconfitta con Olbia chiude la settimana nera per Montecchio che nel turno unico di Coppa Italia non riesce a superare Talmassons, cinica e concreta, ed a staccare il pass per le semifinali che premia la compagine friulana.