Scritto da Roberto Perin.

Che fosse difficile, se non impossibile lo si sapeva. Giocare la penultima gara e già sapere che non servirà a nulla è anche peggio.
Succede che Vicenza targata Anthea non riesce nell’impresa di mantenere la la A2 per la seconda stagione consecutiva. Lo scorso anno il ripescaggio aveva consentito alla squadra veneta di riprovare l’esperienza e una prima parte seppur con alti e bassi, sembrava veleggiare in acque abbastanza tranquille. La prima fase è stata chiusa a ridosso delle ultime formazioni che poi hanno preso parte al girone promozione che sarebbe valsa la salvezza matematica e ciò aveva fatto pensare ad una post season di relativa tranquillità. Ed invece qualcosa nella formazione biancorossa s’è rotto e non ha più funzionato come in precedenza. Una serie di risultati inspiegabile e clamorosi condanna l’Anthea alla retrocessione con un turno d’anticipo. La vittoria di Montale nell’anticipo odierno contro Marsala di fatto condanna la squadra di Volpini, che solo due settimane fa ha preso il posto dell’ex Iosi. Vicenza gioca comunque una gara generosa ed ottiene i tre punti proprio come all’andata contro una formazione ormai salva da tempo ma non è bastato (o servito). Domenica prossima ultimo turno tra le mura amiche col rammarico che si poteva fare di più. O almeno meglio di come sono andate alcune situazioni. Peccato.
L’altra faccia della pallavolo femminile ha il sorriso dell’Imoco Volley. Sorriso ma che dovremmo dire un gran respiro di sollievo dopo Gara1 di finale tricolore contro Milano.
Perché le lombarde, alla loro seconda finale consecutiva, mettono in seria difficoltà le Pantere nella loro tana, sold-out per l’occasione. Avanti per due volte si fanno rimontare sul più bello e devono osservare Conegliano conquistare la prima gara della serie, come non era successo la scorsa stagione. Come esattamente un anno fa Milano (allora targata Monza, ndr) va avanti con tenacia e cattiveria e nel primo set scava un solco di anche 11 punti! Piano piano le gialloblu cominciano a recupera ma sul più bello Milano con un colpo di coda chiude 23-25 il primo parziale facendo mugugnare gli oltre 5000 del Palaverde. Secondo set che vede ribaltarsi l’inerzia della sfida dove sono le ospiti a dove rincorrere e qui il risultato e l’opposto del set precedente; 25-23 e situazione in parità. Milano crede nel colpaccio e nel terzo set torna a fare la voce grossa. Il match però rimane in equilibrio ma sono le lombarde ad essere più precise e ciniche nei momenti decisivi e ancora come nei due parziali precedenti, chiude col punteggio 23-25. Se prima erano mugugni ora il sentimento sugli spalti è di paura, memori dell’epilogo di gara1 della scorsa stagione. Ed invece Conegliano dalle mille facce, torna in campo e lo fa nel migliore dei modi. Wolosz e compagne rompono l’equilibrio che ha tenuto insieme le due formazioni sino a questo momento e conducono il set dall’inizio alla fine. Si va la quinto e tutto viene annullato. Oltre due ore non sono bastate a dire chi si porterà in vantaggio nella serie e l’equilibrio dura fino al cambio campo, dove sono le locali a virare in vantaggio (8-7). Lubian decide che per potarsi (meritatamente) a casa il premio di MVP, deve mettere un altro paio di giocate da urlo. E così fa: la centrale compie lo strappo che stavolta Milano non sarà in grado di ricucire. Prima a muro e poi nel punto finale chiude una gara che si era complicata in maniera importante. Esplode il Palaverde, che in alcuni frangenti era rimasto in silenzio, ma che alla fine può scatenare la gioia del primo tassello verso il quinto titolo tricolore consecutivo. Ora la serie si sposta a Milano martedì e poi giovedì di nuovo nella Marca: cinque giorni per capire come andrà a finire o se sarà necessario proseguire con la serie.
Nel maschile chiude la stagione anche Padova. La squadra di Cuttini, impegnato nella semifinale contro Monza per l’accesso alla prossima Challenge Cup, ci prova per due set (tiratissimi) ma cede nettamente nel terzo parziale e trattandosi di gara unica saluta la stagione e da l’arrivederci al prossimo anno. Peccato anche qui, i bianconeri dopo una salvezza agguantata al fotofinish, si sono meritati un finale di stagione nemmeno immaginato e siamo convinti che ci avessero preso gusto. Milano si è rivelata ostica ed esser arrivata ad un passo dalla finale scudetto qualcosa di buono deve pur averlo fatto. In finale troveranno Perugia per il 5° posto. Una consolazione che regalerà un posto in Europa anche se di meno prestigio. Per la cronaca nella finale per il terzo posto che assegnava un posto per Champions League è stato conquistato da Piacenza che nella finalina batte l’Allianz Milano per 3-0 e chiude la serie a proprio favore per 2-1. Per lo scudetto vantaggio di Trento che in gara3 batte nettamente la Lube per 3-0 e venerdì p.v. avrà la prima occasione per vincere il tricolore in terra marchigiana.