Scritto da Roberto Perin.
Nel week-end di San Martino sui social, siti, carta stampata capeggia un solo hashtag: #supercampione. L’Imoco Volley Conegliano (ri)porta la Supercoppa Italiana nella marca due anni dopo il primo successo contro Bergamo e ad un anno esatto da quella sfuggita proprio contro Novara sul parquet piemontese. Un successo 3-1 molto meno netto di quello che possa sembrare, ma che nella prima parte di gara la squadra di Santarelli ha saputo orchestrare in maniera pressoché perfetta. All’inizio le due formazioni non si risparmiano e danno vita ad un match vibrante, senza esclusione di colpi. Ma stasera per Novara non era serata. La squadra di Barbolini molla subito il colpo nel primo parziale e Wolosz sale in cattedra per servire le proprie compagne in maniera egregia. Su tutti una giocata stile “maschile” che vede la regista polacca servire una “super” rovesciata a Fabris (MVP alla fine, ndr) da zona 1 a zona 2 che la croata mette a terra senza batter ciglio! Una giocata che forse non tutti hanno apprezzato come fosse normale, ma cose del genere le avevamo viste solamente con Vullo ai tempi doro della Generazione di Fenomeni. Comunque sia a parte le spettacolari giocate, Novara non sembra proprio in partita. Nel secondo set Barbolini si affida all’esperienza di Piccinini ma il treno non cambia: Imoco sempre avanti anche nel gioco, e secondo set portato a casa senza patemi. Finita? Nemmeno per idea. Santarelli forte del 2-0 cambia formazione e si affida alle bande Tirozzi e Easy nel terzo parziale, di fatto sbilanciando troppo le sue. Novara ne approfitta e ringrazia scappando praticamente da subito e sebbene il tecnico gialloblu corra ai ripari, la rimonta si ferma a 21. Nel quarto parziale ora la tensione si taglia col coltello; tra la paura della rimonta novarese e la possibilità di chiudere i nervi sono a fior di pelle. Novara prova a fare la lepre ma stavolta Conegliano, seppur piano, comincia una lenta ed inesorabile rimonta. Sylla e Fabris verso il finale di set allungano il vantaggio. Conegliano ha tre palle match ma Novara con Egonu (30pt per lei, ndr) ne annulla due, per poi arrendersi alla palla scagliata da Sylla che chiude la gara e manda in estasi il Palaverde.
Un match palpitante tra due formazioni fortissime e non si capisce come possano perdere punti nel campionato visto il poster a disposizione dei due tecnici. Per la cronaca si rivede Folie nel ruolo insolito di libero ma oramai recuperata, mentre Novara lamenta l’assenza di Plak per infortunio.
Le altre gare della Serie A1 femminile si sono giocate regolarmente (Conegliano-Novara era in programma per questa giornata ma sarà recuperata il 28 novembre, ndr) con i successi di Casalmaggiore e Scandicci rispettivamente contro Cuneo e Club Italia. Riposava Busto Arsizio. Ancora una sconfitta, la quarta di fila, per Bergamo che mercoledì salirà al Palaverde per la sfida all’Imoco. In classifica Casalmaggiore, Scandicci, e Brescia appaiano sia Novara che Busto Arsizio con 9 punti con le ultime con una gara in meno. Conegliano ferma a 6 ma con due gare da recuperare.
In Serie A2 la Sorelle Ramonda Montecchio s’illude e avanti 2-1 contro Marignano non riesce a chiudere la gara che viene vinta al quinto set dalle riminesi. Secondo per le venete che agganciano Marsala ma che non cancella lo zero alla voce vittorie e che incrementa quella delle sconfitte giunta a quota 6 su altrettanti incontri.
Nel maschile sorridono sia Padova che Verona. I patavini in casa piegano 3-1 il Volley Siena mentre i veronesi si sbarazzano di Ravenna in soli tre set. Perugia continua la propria marcia solitaria in vetta dopo che nel big match con Modena vince 3-1 proprio contro i gialloblu e scava un “solco” di ben quattro lunghezze in classifica. Modena appunto rimane seconda, mentre si riavvicina Trento che al tee-break vince le resistenze di Castellana Grotte e si porta ad una lunghezza dal terzo posto occupata dalla Lube, vincente contro Sora per 3-0. Al quinto posto, più staccata, Verona a quota 11 mentre Padova sale a quota 9 appena fuori dalla zona playoff.