Scritto da Roberto Perin.

Spettacolo ed emozioni, forti emozioni, domenica sera al Palaverde. L’Imoco Volley Conegliano è CAMPIONE D’ITALIA per la seconda volta nella sua (breve) storia. Una cavalcata, anzi più una corsa ad ostacoli, iniziata otto mesi fa e costellata da tanti, troppi infortuni. Ben quattro e tutti pesanti. Nel mezzo anche due trofei mancati, sopratutto la SuperCoppa giocata a Novembre più che Coppa Italia. E sempre con la stessa avversaria: Novara. Quella Novara capace di incamerare i due trofei quasi più per demeriti avversari che per meriti propri. E quella sensazione, doppia, di sconforto e di scoraggiamento Santarelli e la SUA squadra non la volevano più provare.
“Contro tutti e contro tutto” si legge sugli spalti… Per giorni da gara3 vinta in maniera impeccabile e che ha di fatto invertito la serie tanti cantavano quel motivetto che aveva il sapore della lenta rivincita “Sarò con te, e tu non devi mollare… Abbiamo un sogno nel cuore, Imoco torna Campione!”. Un modo per caricare, per caricarsi, per aumentare la pressione che a Novara hanno già cominciato a sentire da mercoledì sera.
E ieri sera (domenica, ndr) non ce n’era per nessuno. Nessuno sarebbe passato nella bolgia del Palaverde. Il pubblico che prima dell’inizio della gara è stato premiato come il migliore della stagione, ormai come fosse quasi scontato. 5344 presenti, Palaverde sold-out da giorni. Ad alzare lo sguardo sembra che ci siano molte più persone della capienza ufficiale ma tant’è: esserci non ha prezzo e pazienza se qualcuno s’è seduto sulle scale… Ma ne valeva la pena.
Uno scudetto della squadra, della società, contro la sfortuna e contro anche i giudizi degli “espertoni” da Bar Sport che alla minima difficoltà sono pronti a mettere in croce qualsiasi malcapitato/a.
Ed invece Santarelli, al primo scudetto da head coach, fa scuola al veterano Barbolini, che gli mischia le carte in gara4 ma che proprio il tecnico dell’Imoco non si fa problemi e manda in campo sei, anzi sette pantere da guerra. Perché qui, domenica, nessuno sarebbe passato nell’inferno di Villorba.
E fa quasi sorridere, una recente intervista nel dopo gara di campionato proprio contro Novara, della capitana Joanna Wolosz che tranquillamente credeva nella conquista dello scudetto conscia del valore della squadra e della società. Ai molti sarà parso un po scaramantico, un pò di circostanza. Eppure aveva ragione lei: autentica trascinatrice ha fatto crescere la squadra e la squadra è cresciuta con Lei. Una leader dentro e fuori dal campo. Non a caso poi, a fine partita è stata nominata MVP delle finali. La festa scudetto parte subito, dopo che ancora una volta l’immensa Fabris mette a terra il 31esimo pallone della sua serata, l’ultimo per questo campionato. Se prima il Palaverde era stato una bolgia, al punto decisivo è stato un’apoteosi. Dalle ragazze, allo staff, al singolo spettatore gialloblu. Persino Novara, storicamente avversi ed avversari, tributano un saluto a Conegliano che risponde con un applauso la cosa.
E poi tra il prosecco che scorre a fiumi tutti i piazza a continuare una festa che non avrà fine sino alle prime luci dell’alba.
Si è “Tutto vero!!” qualche anno fa capeggiava in un noto giornale sportivo. Si è successo ed è successo ancora, contro tutto e contro tutti. L’Imoco Volley torna sul tetto d’Italia e come sempre, il primo scudetto non si scorda mai, ma il secondo è ancora più bello!!
Da ricordare, infine, l’ultima gara ufficiale del fischietto perugino Fabrizio Saltalippi che con la conquista dello scudetto da parte di Conegliano, termina la sua lunga carriera come arbitro nazionale ed internazionale. A Fabrizio i nostri migliori auguri per il proseguio anche se lontano (forse) dal rettangolo di gioco e dal classico “seggiolone”.
La gallery della finale nella sezione Photo Gallery del sito.